Lusso e soltanto lusso. Riccardo Tisci sceglie l’intimità di un salone parigino, dalle pareti in bianco e oro, per presentare la collezione haute-couture 2011 che non ha bisogno delle luci di una passerella per illuminare gli sguardi. Un omaggio a Frida Kahlo, a quella donna che “non dipingeva sogni, ma la sua realtà”, il dolore per la malattia e le sue tre ossessioni: la religione, l’anatomia umana, la sensualità. Piccoli teschi di ceramica parlano sul corpo, evocando una “morte romantica”, mentre il peso del dolore di una vita passata a lottare contro la malattia della spina bifida è materialmente sublimato in una cascata di cristalli Swarovsky, pietre e perline incrostati su abiti in pizzo Chantilly, sete e raso duchesse.
A Zelda piace: L’abito-scheletro ricamato di cristalli Swarovsky, dove la soavità di gambe piumate riesce a sostenere la “pesantezza” di una pioggia di luce. In ogni caso, meglio evitare i tacchi 😉


Una replica a “Oh my…Givenchy!”
Oh my god! A settembre mi sposo! Se lo mettessi io farei morire dal ridere…! 😀
Ma comunque è un’opera d’arte meravigliosa!!!